martedì 27 aprile 2010

FENOMENO BIEBER




Le "first daughters" Malia e Sasha Obama lo hanno voluto per un'esibizione alla Casa Bianca; quattro singoli del suo album d'esordio My world 2.0 sono entrati nell top 40 delle 100 canzoni più ascoltate ancora prima dell'uscita del disco e le adolescenti di mezzo mondo lo adorano. Lui - capelli lisci stile emo, cardigan e t-shirt - si chiama Justin Bieber, ha solo 16 anni ed è stato scoperto su YouTube. L'ultimo dei suoi concerti è finito su tutti i giornali, e non per le sue qualità canore: la sua esibizione di Sydney, Australia, è stata annullata dopo che durante la notte un gruppo di circa 5mila fan accampate davanti alla Circular Quay - dove il ragazzo si sarebbe dovuto esibire per un concerto gratuito - si sono accalcate alla presunta notizia dell'arrivo del cantante. Immediato l'intervento della polizia e preoccupante il bilancio della serata: tra calci, pugni e svenimenti otto ragazzine sono finite all'ospedale e decine sono ricorse alle cure dei paramedici. Lo scorso marzo a New York un'altra esibizione di Bieber era stata annullata per eccesso di fan

RICCARDO SCAMARCIO: IL NUOVO MASTROIANNI?


Parigi, 22 aprile 2010 - Riccardo Scamarcio è "il nuovo Mastroianni"per il settimanale francese Elle che dedica al giovane attore italiano una lunga intervista e un servizio fotografico.

Per il giornale, Scamarcio - al momento in cartellone nei cinema di Francia in ‘La prima linea’ di Renato De Maria e ‘Il Grande sogno’ di Michele Placido - ‘’e’ bello, intelligente, ha talento ed e’ incredibilmente sexy’’. Scamarcio, Stefano Accorsi e Kim Rossi Stuart - continua Elle - sono la prova vivente che ‘’la 7/a arte ha ancora un futuro in Italia’’.


fonte: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/spettacoli/cinema/2010/04/22/322056-elle_incorona_scamarcio.shtml

ROBERTO BOLLE NUDO AL SAN CARLO



All'apice del dramma il protagonista si spoglia di tutto. E se il protagonista è Roberto Bolle scommettiamo che la sala sarà particolarmente rapita più dalle forme che dal climax. Bolle come mamma l'ha fatto è una «prima» assoluta in teatro. L'étoile internazionale sarà in scena stasera, martedì, al San Carlo di Napoli nella Giselleripensata da Mats Ek, remake del balletto ottocentesco. [...]

Alessandro Chetta
27 aprile 2010


martedì 13 aprile 2010

CANNES 2010!!!




Mentre la conferenza di presentazione della 63° edizione del Festival di Cannes si fa sempre più vicina, si intensificano prevedibilmente le speculazioni e i rumor legati ai nomi in programma. Da anni il prestigioso festival transalpino ci regala cartelloni ricchi di grandi autori molto diversi tra loro e anche quest'anno, stando alle notizie circolate finora, la selezione non dovrebbe deludere. Tra i nomi la cui presenza è quasi certa sono stati già fatti quelli di Jean-Luc Godard, Woody Allen, rigorosamente fuori concorso come da tradizione, Abbas Kiarostami e Oliver Stone. Nel poco tempo che rimane da qui all'ufficializzazione del programma, il direttore della kermesse Thierry Fremaux e i suoi collaboratori stanno facendo il possibile per sciogliere i nodi di quello che si presenta come un anno decisamente complicato. Tra le questioni irrisolte la più spinosa riguarda la presenza di Terrence Malick e del suo The Tree of Life, pellicola dalla lunghissima gestazione interpretata dalle star Brad Pitt e Sean Penn. Oltre a portare un cast stellare sulla sua Croisette, questa potrebbe essere l'occasione per far tornare Malick in concorso a Cannes per la prima volta dal 1979, quando vinse il premio per la miglior regia con il suo capolavoro I giorni del cielo. Resta l'incognita legata ai tempi di lavorazione del film, che avrebbe dovuto essere pronto due anni fa, ma pare che al momento il regista sia ancora chiuso in sala di montaggio.

Sul fronte americano sono state già sciolte le riserve su tre importanti pellicole la cui presenza sembrava, fino a poco tempo fa, ancora possibile. Hereafter, thriller soprannaturale diretto da Clint Eastwood, il cupo thrillerBlack Swan, del genialeDarren Aronofsky e la nuova pellicola di Gus Van Sant, ancora priva di titolo, non saranno ultimati in tempo per il festival. A sancire il solido legame tra la kermesse francese e il cinema spettacolare ci penserà l'atteso Robin Hood, colossal diretto da Ridley Scott e interpretato da Russell Crowe, scelto come film d'apertura del festival, mentre al momento non si conosce ancora il destino di Fair Game, thriller politico diretto da Doug Liman e interpretato daNaomi Watts e Sean Penn che deve essere ancora visionato dalla commissione francese. Quasi certamente la Quinzaine des Réalisateurs ospiterà Cocksucker Blues di Robert Frank, sulla tournée americana dei Rolling Stones del 1972, e il terzo film da regista di Vincent Gallo, Promises Written in Water, un melodramma su una donna bellissima affetta da un male incurabile, interpretato dalla modella belga Delfine Bafort e daSage Stallone, figlio di Sylvester.

In pole position tra le pellicole inglesi spiccano il nuovo lavoro diMike Leigh, Another Year, che vede nel cast Jim Broadbent e la straordinaria Imelda Staunton, e Tamara Drewe di Stephen Frears. La sezione Un Certain Regard potrebbe ospitare il complessoSocialisme, pamphlet diretto dal grande vecchio Godard insieme ad altri sei registi. Un gradito ritorno per due registi premiati in passato a Cannes, la Palma d'Oro Kiarostami porterà la sua prima pellicola prodotta fuori dall'Iran, Copia conforme, girato in Toscana, che vede protagonista la madrina della rassegna Juliette Binoche, mentre il rumeno Cristi Puiu potrebbe presentare in concorso il suo Aurora. Quasi certa la presenza di Takeshi Kitanoche, con Outrage, torna la genere che lo ha reso celebre, lo yakuza thriller, e del regista sudcoreano Lee Chang-dong, autore del dramma generazionale Poetry. Come da tradizione i film francesi saranno gli ultimi a essere selezionati. Tra questi due sembrano molto vicini a entrare a far parte del cartellone Carlos the Jackal, miniserie di quattro ore diretta da Olivier Assayas e dedicata al terrorista venezuelano Ilich Ramirez Sanchez, e la commedia diBertrand Blier Le bruit des glaçons.

notizia a cura di Valentina D'Amico, scritta il 13.04.2010

TV E FICTION - NUOVI ARRIVI


Vediamo brevemente cosa ci attende. Su Canale 5, la seconda serie di Squadra Antimafia e i tv movie Un paradiso per due e Colpo di fulmine; su Rai 1 la nuova stagione diDonna Detective e il secondo ciclo di Crimini su Rai 2.
Martedì 6 aprile su Canale 5 andrà in onda un nuovo tv movie dal titolo Un paradiso per due con Vanessa Incontrada, Giampaolo Morelli e gli eroi de Il mondo di Patty Laura Esquivel e Gaston Soffritti.

Sempre su Canale 5, il martedìsuccessivo andrà in onda un altro tv movie: Colpo di fulmine conRoberto Farnesi e Lola Ponce. Questa produzione era già conosciuta col titolo diCenerentola 2000 (una sorta di rivisitazione moderna della nota favola).
Sul fronte dei seriali, Canale 5 continuerà con i RIS, mentrelunedì 12 dovrebbe debuttare la seconda serie di Squadra Antimafia 2-Palermo Oggi(dopo la premiere, la serie dovrebbe spostarsi nella serata di martedì).
Per quanto concerne Rai 1, alladomenica continuerà Tutti pazzi per amore 2. Capri 3sta avviandosi allaconclusione con una programmazione un po’ ballerina.
Settimana prossima doppio appuntamento: lunedì 5 e martedì 6. La puntata finale andrà in onda lunedì12 aprile(il martedì è occupato dal calcio quella settimana).
Per una fiction che si conclude, una riparte. Infatti, a partire dal 19 aprile è previsto il ritorno di Donna Detective(attenzione che con le reti italiane non si sa mai e i giorni di messa in onda possono spesso variare all’ultimo).
Rai 2, invece, proporrà a partire da venerdì 9 aprile il secondo ciclo di Crimini. 8 tv movieambientati in 8 differenti città con sempre il crimine al centro della scena.
Ecco gli 8 titoli con cast e città protogonista:
LITTLE DREAM
con Rodolfo Corsato, Claudia Zanella, Guido Caprino, Grazia Schiavo, Antonio Catania
Città: Trieste
BESTIE
con Pietro Taricone, Christiane Filangeri
Città: Matera
LA DOPPIA VITA DI NATALIA BLUM
con Emilio Solfrizzi e Anita Caprioli
Città: Bari
MORK E MINDY
con Marco Foschi e Francesca Inaudi
Città: Perugia
CANE NERO
Con Enzo Decaro e Vittoria Belvedere
Città: Torino
NEVE SPORCA
Con Lavinia Longhi e Alessandro Roja
Città: Courmayer
NIENTE DI PERSONALE
Con Rolando Ravello e Donatella Finocchiaro
Città: Ancona
LUCE DEL NORD
dal soggetto di Giampaolo Simi
Con Paolo Briguglia, Vinicio Marchioni, Nicole Grimaudo
Città: Genova

La doppia vita di Natalia Blum sarà il primo film ad essere mandato in onda.



domenica 11 aprile 2010

Magnum e Benicio del Toro

La città scelta per il lancio di quello che probabilmente sarà il gelato più mangiato della prossima estate è Barcellona. Davanti alla Sagrada Familia Benicio Del Toro e l’attrice e modella Caroline Correa posano per i fotografi. Lo spot del nuovo gelato della Magnum, concepito come il trailer di un film e diretto da Brian Singer (I soliti sospetti, X-Men), andrà in onda sulle principali emittenti a partire dal prossimo 18 aprile. Ma noi ve lo mostriamo in anteprima.

fonte: www.movielicious.it

Nuit Blanche ad Hollywood


http://trovacinema.repubblica.it/multimedia/copertina/dal-web-a-hollywood-con-il-rallentatore/23997850/1/1

Il videomaker canadese Arev Manoukian (28 anni) ha firmato un contratto con una società di produzione di Los Angeles grazie a questo cortometraggio in slow-motion, intitolato 'Nuit blanche'.

Pubblicato qualche tempo fa sul suo sito, il video racconta in un raffinato bianco e nero retro' un'impossibile ed iperreale fantasia d'amore tra due sconosciuti. Un gioco di sguardi e un suggestivo incidente al rallentatore, creati grazie ad un dettagliatissimo lavoro di postproduzione digitale. Come dice il sito wired.com, un corto in slow-motion ha velocizzato la carriera del giovane Manoukian / GUARDA IL MAKING OF


fonte: repubblica.it

Mamma troppo giovane



Bristol Palin, figlia di Sarah Palin, ex governatore dell'Alaska, ha posato per una campagna pubblicitaria. Non si tratta di cosmetici, nè di abbigliamento ma di uno spot a carattere sociale sulla maternità in giovane età. La diciottenne, già mamma di Tripp Easton Mitchell Johnston, è stata scelta come testimonial per un programma di prevenzione, in onda sulle tv americane.

fonte: repubblica.it

Cartoons on the Bay


Una sfida tra i lavori d'animazione di tutto il mondo: Cartoons on the Bay, Festival Internazionale dell’Animazione Televisiva e cross-mediale di Rai Trade promosso da Rai in associazione con Rai Fiction, giunge alla sua quattordicesima edizione, e per il secondo anno di seguito sarà ospitato tra Rapallo, Portofino e Santa Margherita Ligure.

L'evento, che si terrà dal 15 al 18 aprile, ruoterà attorno alle tematiche quali l' oriente, cross-medialità e confronto tra culture. Le opere in concorso saranno ben 486 , provenienti da 46 Paesi: saranno mostrati in anteprima immagini di opere in produzione e fra i nuovi titoli figureranno anche i dodici programmi prodotti dal settore Cartoons di Rai Fiction in Selezione Ufficiale. Saranno assegnati i Premi Pulcinella 2010 e l'Arlecchino Award per una nuova categoria, il migliore cartone animato tratto da libro.

Tra gli illustri ospiti che prenderanno parte a Cartoons on the Bay, il grande attore Gary Goldman, e poi Christy Dena, Max Giovagnoli, Guido Manuli e Jeff Gometz. I premi alla carriera andranno a Guido Manuli e a Don Bluth, gigante dell'animazione mondiale. A tal proposito, ha commentato il direttore artistico Roberto Genovesi: 'L’intera opera di Don Bluth rientra perfettamente nel nuovo spirito della nostra manifestazione, sempre più proiettata verso il mondo del multimediale e del cross-media. Sarà un grande privilegio poter discutere con lui gli scenari futuri, oltre che celebrare le molte bellissime opere di cui è autore'.

I visitatori, che saranno accolti nel Cartoon Village da personaggi del mondo dell'animazione quali Geronimo Stilton, i protagonisti di Guerre Stellari e tanti altri, il 17 aprile avranno l'occasione di assistere alle gara di biciclette con Cartoons on the Bike, la prima crono a squadre in cui gareggeranno i grandi campioni dello sport.


fonte: cinema.exite.it (testo citato)

sabato 10 aprile 2010

LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE


Prossimamente andrà in onda la seconda stagione di Donna Detective, la fiction che vede protagonista Lucrezia Lante della Rovere nel ruolo di Lisa Milani.
"Di tutto un po'" pubblicherà molto presto alcuni piccoli assaggi del backstage in anteprima.
Nel frattempo ecco l'intervista che Lucrezia ha rilasciato a Sette dello scorso marzo.

fonte: vittoriozincone.it

Lucrezia Lante della Rovere, 43 anni, da più di venti fa l’attrice e la madre. La incontro nella casa di Roma nord dove abita con il pittore Marco Tirelli («In pratica è la mia prima vera convivenza»). Cammina basculando sulle suole curve delle scarpe che le dovrebbero raddrizzare la schiena e durante l’intervista beve circa due litri di tisana. Ride molto. Mentre fa ondeggiare i capelli rossi («Sono tinti, io sarei più scura») ogni tanto spara una bordata: «Hai visto i manifesti elettorali di Emma Bonino? Ci ha messo la faccia, con le rughe. Brava. Non come la Polverini che si è fatta ritoccare le foto».
Lucrezia sta per cominciare le riprese di una nuova fiction (Musica silenziosa) e si allena seguendo un seminario di recitazione con Doris Hicks, la coach di Meryl Streep. Nel frattempo prepara uno spettacolo teatrale “post femminista” ispirato a Malamore, un libro di Concita De Gregorio, ed è in attesa che la tv di Stato mandi in onda la seconda serie di Donna detective, la fiction di cui è protagonista (nelle prime sei puntate, 2007, ha fatto una media del 26% di share su Raiuno). «Oltre ai gialli, il Leitmotiv di questa serie sarà il rapporto tra la madre lavoratrice e la più grande dei suoi tre pargoli, una quindicenne». Partiamo da qui, allora. Anche perché Lucrezia di figlie ne ha due: Ludovica e Vittoria, gemelle ventunenni. Il padre è l’imprenditore Giovanni Malagò.
L’eterna diatriba sulle mamme lavoratrici.
«La diatriba è eterna perché l’Italia, purtroppo, non è un Paese per madri lavoratrici».
Gli uomini ormai si danno da fare.
«Ma dove?».
C’è pure l’orribile espressione di “mammo”.
«Nessuno pretende un’inversione di ruoli. Io sono perché i ruoli siano “animalisticamente” definiti. Ma ognuno deve partecipare».
Non è così?
«No. Il ritardo è culturale, e a cascata, sociale e politico. La cosa peggiore è che quando ne parli hai la sensazione di essere trattata come una post femminista che ha superato la data di scadenza».
Il problema principale è?
«La colpevolizzazione. La mia è la prima generazione in cui le madri vengono colpevolizzate qualsiasi cosa facciano».
Spiegati meglio.
«Hai accesso a tutti i lavori, ma vieni pagata meno. Se lavori troppo, sei una mamma degenere e ti tirano le pietre. Se non lavori, sei una poveraccia che sa solo allattare e cucinare. I sensi di colpa si aggrovigliano».
Tu ne hai avuti?
«Certo. Ogni volta che andavo in tournée e stavo via qualche giorno. Per recuperare mi scapicollavo la domenica sera a Roma per passare con le mie figlie il lunedì. In più ero giovanissima, volevo un po’ divertirmi e così i sensi di colpa si triplicavano».
Come la poliziotta di Donna detective, sei stata madre di adolescenti e lavoratrice.
«Un disastro. Le mie figlie quando hanno compiuto 15 anni sono andate dal padre».
Perché?
«Perché volevano provare a vivere con Giovanni. Ma anche perché io ero iper apprensiva, un po’ isterica. Reagivo al conflitto urlando. D’altronde non avevo idea di come affrontare quella situazione. Non è che avessi avuto un modello familiare molto solido».
Tua madre, Marina Ripa di Meana, si separò molto presto da tuo padre…
«E poi ebbe compagni che con me non erano molto paterni. Ho vissuto infanzia e adolescenza con le tate in un appartamento diverso da quello di mamma. Sullo stesso pianerottolo, ma era un’altra casa».
Nella prima serie di Donna detective, lei a un certo punto molla un ceffone a suo figlio.
«Nella sceneggiatura non c’era. Ma con Cinzia Th Torrini, la regista della prima serie (nella seconda la regia è di Fabrizio Costa ndr), abbiamo deciso che era giusto».
Il ceffone è arcaico e violento.
«Macché, a volte è necessario. Il mio post femminismo non è solo diritti, tutele e garanzie: la madre, lavoratrice o in carriera, deve tornare a educare i propri figli. E la società dovrebbe favorire questa aspirazione».
Post femminismi. Il corpo delle donne va difeso dal velinismo?
«Sì. Anche se non dovrei essere io a dirlo».
Perché?
«A 15 anni ho cominciato a fare la modella. Ho usato il mio corpo. Poi ho posato nuda».
L’abuso dell’immagine del corpo femminile è cominciato proprio in quegli anni Ottanta.
«Esplodeva la moda. Ma le aspirazioni delle ragazze erano altre. Oggi tette e culi impazzano. È la regola. Il mercato. E lo scopo del gioco è solo la notorietà».
È stata coniata la formula “affamati di fama”.
«Si è capito che basta poco. La cosa più grave però è l’ideale di giovinezza eterna: anche a età improbabili tutti si sentono costretti a mostrarsi stirati e sempreverdi».
Parli della chirurgia plastica?
«Parlo di mostri ambulanti e di donne canotto. Non faccio la bacchettona, se uno ha dei problemi e la chirurgia può risolverli, evviva la chirurgia… In giro si vedono dei mascheroni orrendi, anche tra le mie colleghe».
Fuori i nomi.
«L’hai vista Sophia Loren nella fiction Rai?».
Non toccare le madri della Patria.
«Appunto. È stata la donna più bella del mondo. Ha vinto due Oscar. Per me è stata un mito. Perché deve conciarsi così?».
Così, come?
«Tirata, gonfia… i ritocchi peggiorano pure la recitazione».
Ehm… anche tua madre, Marina…
«…».
Ci sono altre attrici “rovinate” dai ritocchi?
«Tutte… Meg Ryan, Cameron Diaz, Emmanuelle Béart. Labbra, botox…».
Fra le italiane?
«La Fe… la Feri…».
La Ferilli?
«L’hai detto tu».
No, l’hai detto tu. In passato hai confessato di aver fatto ricorso alle punture di vitamine.
«Robe minuscole. Provai un dolore tale che decisi di fermarmi. Una volta un regista mi ha fatto i complimenti per le rughe».
Sfacciato.
«Marc Forster, durante i provini per un film di James Bond…».
Hai recitato con 007?
«In Quantum of solace. Una comparsata fulminea. Ora la chiamano cameo, ma resta una comparsata. Comunque il regista mi disse che mi aveva scelto perché ero una quarantenne che portava la propria età con fierezza, cosa rara a Hollywood».
Lo hai preso come complimento?
«Certo. Sarò banale, aveva ragione la Magnani: “Lasciatemi quella ruga che racconta il mio carattere”. E ha ragione la scrittrice Barbara Alberti a teorizzare che oggi la plastica facciale è il burqa della donna occidentale».
Esagerata.
«Vorrei arrivare a cinquant’anni senza l’ossessione di essere accettata per quanto sono in tiro. Anche come attrice».
Da quanti anni fai l’attrice?
«Da ventiquattro».
Il primo film?
«A diciannove anni, Speriamo che sia femmina, di Mario Monicelli. Poi ho fatto soprattutto teatro. Il cinema non mi ha usata molto».
Hai fatto una ventina di film. Ti lamenti?
«Assolutamente no».
In tempi di intercettazioni ti conviene rispondere sinceramente: sei mai stata raccomandata?
«No. E poi senti, a me questo leggere la realtà attraverso le intercettazioni non piace. I giornali ormai non pubblicano altro. Ci costringete a diventare lettori di gossip. E a furia di mangiar biada, si diventa cavalli».
Le intercettazioni smascherano il malcostume.
«Ci vogliono i giudici per scoprire che la politica interviene sui tg, che in giro è pieno di escort, cioè di mignotte, e che ci sono i raccomandati in Rai?».
Leggere certe conversazioni fa impressione.
«Sì. Ma si sa che in tv trionfa il demerito».
Hai un esempio in mente?
«La sora Cecioni di Sanremo…».
Antonella Clerici?
«Osannata per i suoi demeriti. Per aver letto male il gobbo».
È stata osannata perché ha fatto ascolti record.
«Non è garanzia di un bello spettacolo».
Per Donna detective hai fatto un provino?
«No. Mi hanno chiamata. Sono stata in ballottaggio per qualche mese con altre attrici».
Fai ancora molti provini?
«Capita, certo. E mi capita pure di essere respinta».
Il rifiuto più doloroso?
«In Italia non ci sono ruoli per cui soffrire. Mi dispiacque quando non mi scelsero per Caos calmo. Ma vista la scena di sesso, inutile e gratuita, tra Isabella Ferrari e Nanni Moretti, sono stata felice di non essere stata presa».
Per quale regista scatteresti sull’attenti?
«Gli attori vogliono lavorare, tutti. E tutti scattano chiunque li chiami. A parte i cinepanettoni…».
Vabbè, chi è il regista con cui vorresti lavorare?
«Virzì, Sorrentino, Zanasi…».
A cena col nemico?
«Gianfranco Fini. L’ho considerato per molto tempo un avversario invotabile. Ora vorrei farmi dire che progetti ha per l’Italia».
L’errore più grande che hai fatto?
«Ne ho fatti mille. E li rifarei tutti».
Il quadro preferito?
«Il Tirelli che ho in salotto».
Ma dai, non vale. È il tuo fidanzato. Tra un Tirelli e un Picasso, che cosa scegli?
«Tirelli. Giuro».
Il libro?
«I nutrimenti terrestri di André Gide. L’ho letto a vent’anni. È un libro di rottura».
Il film?
«L’ultimo di fronte al quale mi sono depressa perché ho pensato che non farò mai una cosa così bella è Moulin Rouge di Baz Luhr-mann».
La canzone?
«Tutto Lou Reed. Mmh, quella voce…».
Che cosa guardi in tv?
«Forse non lo dovrei dire…».
Che cosa?
«Che mi dimentico quasi di accenderla».
Non fare la snob. Quanto costa un pacco di pannolini?
«Non ne ho idea».
Lo hai mai saputo?
«Non so nemmeno quanto costano latte e pasta. Faccio la spesa. E so che ci sono posti dove potrei risparmiare. Ma poi penso… ora i soldi ci sono? Spendiamoli».
Quanti articoli ha la Costituzione?
«E che ne so? Tanti… Ma poco rispettati».
I confini di Israele?
«Potrei sbagliare continente. Meglio non rischiare».

ROBERT PATTINSON INTERPRETERÀ KURT COBAIN



Sarà Robert Pattinson, l'attore divenuto celebre nelle pellicole vampiresche di Twilight, a interpretare il ruolo di Kurt Cobain nel biopic hollywoodiano sul leader dei Nirvana morto suicida nel '94 a 27 anni. A volerlo per la parte del defunto marito la vedova Cobain, Courtney Love, che ha indicato il suo cast ideale, in cui figura anche Scarlett Johansson per il ruolo della leader delle Hole. Come rivela una misteriosa fonte "per la Love questo è un grosso affare. Ha accettato che il film venga girato a condizione di poter avere il totale controllo sull'opera. Scarlett è amica di sua figlia Frances Bean".
A dirigere la pellicola sarebbe David Fincher, autore di film di successo come Fight club e Il curioso caso di Benjamin Button. Sulla vita dell'ombroso leader dei Nirvana, sarebbe in cantiere un altro film, tratto dalla biografia Heavier Than Heaven di Charles Cross e diretto da Oren Moverman, regista di The Messenger con Woody Harrelson. Già nel 2005 Gus Van Sant aveva realizzato un film sul musicista grunge e sulla sua dipendenza dalla droga in The Last Days.



fonte: seidimoda.repubblica.it (testo citato)

7-9 maggio 2010 MILANO - TELEFILM FESTIVAL



E’ in programma dal 7 al 9 maggio 2010 l’ottava edizione del Telefilm Festival, la manifestazione annuale dedicata agli appassionati di serie TV che anche quest’anno si terrà all’Apollo spazioCinema, situato in Galleria de Cristoforis 3 a Milano.
Annunciati già i primi ospiti internazionali: Zachary Levi, protagonista della serie action-comedy NBC Chuck, e Morena Baccarin, co-protagonista del reboot fantascientifico V. Per le prime anticipazioni, propongo di seguito un comunicato stampa in merito.


fonte: antoniogenna.wordpress.com (testo citato)

CLOONEY-CANALIS


La coppia Clooney-Canalis non ha confermato le indiscrezioni che parlavano di una loro imminente rottura. Prima con un semplice comunicato del portavoce di George, seguito dalle ovvie foto che li ritraggono insieme alle Hawaii, sorridenti e per mano.

fonte: gossipblog